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Relazione
di
Federica Botta e
Dorotea Agate
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La
malnutrizione si instaura quando si verifica una serie concatenata di
eventi, determinati da uno squilibrio nellintroito di
alimenti.
Ciò comporterà
inizialmente unalterazione del metabolismo intermedio; il suo
protrarsi causerà unalterata funzione dorgano;
infine, una variazione patologica della composizione corporea.
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Si tratta quindi di
una alterazione metabolica, funzionale e di composizione causata da
un cronico inadeguato apporto di nutrienti.
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Prima di tutto per RIDOTTO APPORTO
- Anoressia: il paziente
anziano ha un appetito ridotto, anche in relazione ad un ridotto
fabbisogno energetico. Ma alcune patologie o gli stessi farmaci che
lanziano assume possono determinare riduzione
dellappetito. Non dimentichiamo anche le forme di sindrome
depressiva, che spesso si associano ad ipo-anoressia.
- Inabilità ad
alimentarsi: non soltanto limpossibilità a procurarsi e
cucinarsi gli alimenti, ma anche la difficoltà materiale di
portare il cibo alla bocca
- Difficoltà di
masticazione e deglutizione: questo è un vasto capitolo, che
comprende ledentulia, altri disordini infettivo-infimmatori del
cavo orale; tutte le cause di disfagia, dalle patologie organiche del
tratto oro-farngo-esofageo, alle malattie neurologiche che comportino
alterazione della dinamica deglutitoria.
- Problemi respiratori: la
dispnea rende spesso incoordinato latto di deglutizione,
favorendo episodi di ab ingestis.
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Per quanto
riguarda il RIDOTTO ASSORBIMENTO va precisato che un anziano sano non
dovrebbe avere alterazioni della mucosa intestinale correlate
alletà, tali da determinare una riduzione
dellassorbimento.
Tuttavia alcune patologie del
tratto digerente possono essere presenti nellanziano riducendo
la fisiologica funzione gastro-intestinale (malattie infiammatorie
croniche, ipocloridria, gastrite atrofica, gastroparesi diabetica,
precedenti resezioni intestinali, colite ischemica cronica, sindromi
diarroiche, pancreatiti croniche, farmaci che interferiscano con i
meccanismi di assorbimento, e/o che aumentino la peristalsi,
riducendo il tempo di contatto degli alimenti con la mucosa,
etc.). |
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Nel
capitolo dellALTERATO METABOLISMO rientrano tutte le patologie
endocrino-metaboliche di cui un soggetto anziano può essere
potenzialmente affetto. Un esempio per tutti: le malattie
tiroidee. |
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Un
organismo in queste condizioni è sotto stress, in
quanto risponde ad una flogosi cronica, cui consegue laumento
di ormoni catabolici, come il cortisolo e le catecolamine, a scapito
di quelli anabolici (fattori di crescita testosterone).
Ne derivano uno squilibrio in senso catabolico ed un accelerato
metabolismo.
Questo si traduce in un
aumento del metabolismo basale, della temperatura corporea, della
richiesta di glucosio. Per far fronte a questa richiesta,
lorganismo potenzia la gluconeogenesi, anche a partire dai
substrati aminoacidi.
Il risultato è, fra
gli altri, una riduzione della massa magra |
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La
letteratura, nonostante numerosi lavori, ha fallito nel provare
inequivocabilmente una relazione di causa-effetto fra malnutrizione e
sviluppo di LDD. A tuttoggi, infatti, la malnutrizione come
fattore di rischio per le LDD guadagna solo evidenze di grado B e
C.
Tuttavia, la nostra
quotidiana esperienza su pazienti a rischio, ci dice che, il paziente
anziano, ipocinetico, in scadenti condizioni generali e malnutrito
presenta facilmente LDD. |
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Rispetto
alla paziente giunta alla nostra osservazione, ci dobbiamo porre i
seguenti obbiettivi:
Fermare il processo
catabolico, perché in caso contrario, ogni nostra integrazione
alimentare non farà altro che carburare il processo
catabolico e lipermetabolismo.
Aumentare lapporto
calorico giornaliero
Potenziare lintroito
proteico, che rappresenta il substrato fondamentale per il processo
di ricostruzione
Riequilibrare il bilancio fra
stati catabolico ed anabolico, a favore di quest ultimo
Come conseguenza di
ciò, favorire la conservazione della massa magra
In caso di difficoltà
esiste la possibilità (come vedremo teorica, per quel che ci
riguarda) di forzare il processo anabolico
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